Ciao a tutti
Ebbene si, la partecipazione all’open Tedesco di Willingen non poteva avere esito migliore.
Breve cronostoria che rende più di tutto .
Partenza da Bobbio con Giorgio ed Elia giovedì alle 17 dopo ansimante revisione e messa a punto dell’ormai mitico VITO, fermata a San Polo per caricare Ste, ricognizione delle rotonde bergamasche ( eheheheh) per raggiungere capitan Robi , Martina carica come una molla e Matteo, passaggio al volo sul naviglio Martesana dove ci attende il dott. Stefano e via verso nord.
Arrivo a Willingen alle 8 di venerdì, subito ricognizione del tracciato ( ci siamo solo noi) che troviamo abbastanza duro e sassoso, primo incontro con Marcel, grande persona, ed organizzatore dell’evento . Prendiamo possesso della casa affittata, l’ambiante è fiabesco, anche l’aria sembra lavata, siamo circondati da profumi, rumori e luce non usuali neanche per noi fortunati montanari.
Decidiamo di dormire due ore e alle 10 la pattuglia targata Penice assieme a Stefano grande fa rotta verso il tracciato che tutto sommato non è poi così malvagio, anzi …il divertimento supera la paura ma abbiamo un problema , Giorgio , già dissimulatamente influenzato da giorni, è visibilmente in difficoltà, supportato dal doc riesco a fermarlo ed allettarlo con ormai 38,5 di febbre. Per me la gara finisce li, per lui vedremo.
Pomeriggio bella esperienza : lascio Giorgio a sudare nel letto ed in autostop( senza tavola) raggiungo gli altri , mi caricano due personaggi stupendi, prima un ultraottantenne su ford vecchia ( l’unica automobile datata che ho visto) che , autoradio a balla, mi spiega in un inglese meglio del mio come accorciare la strada, poi un idraulico ex mountainbiker che condividendo con me i problemi di noi artigiani ci prende gusto e mi accompagna a tutti i costi fino a bordo pista :FANTASTICO, che bello sarebbe il mondo se i rapporti fra le nazioni fossero così semplicemente spontanei e genuini .
Salgo in pista a sorprendere il team incredulo all’idea del vecchio in autostop e li guardo scendere meravigliosamente: Stefano il grande è esponenzialmente migliorato , i nostri Ste ed Elia mi commuovono tanto sono bravi , la Martina conferma il meritato titolo mondiale con uno stile unico nella sua potente grazia e Robi altrettanto stiloso mi sorprende sempre con la sua ostinata forza e voglia indomabile. Capitolo a parte per Matteo Andreassi al secolo Sparta, personaggio fuori da ogni schema e grande rider che da subito battezzo come papabile vincitore con ( per me ) unico reale competitor il teutonico Igor.
Saltiamo tutti i momenti vari che rivivrei comunque sempre volentieri tanto l’ambiente e l’atmosfera erano piacevoli per arrivare al sabato della gara. Giorgio ci prova nonostante la debolezza e il mancato training , Ste si dimostra maturo , coriaceo e determinato decidendo di gareggiare assieme agli adulti nonostante una caduta frontale da cardiopalma. ( vedrete il video)
Prima gara down hill dove tutti vanno benissimo e nessuno si risparmia, da segnalare il primo giro velocissimo di Matteo che purtroppo non viene registrato e il diretto competitor di Elia: Thor da giovane ma mica tanto piccolo.
Classifica: Matteo Andreassi primo dell’open , Martina Lippolis prima femminile ed Elia Castellani primo giovani ( under 15) : GRANDI , GIOIA IMMENSA , BRAVISSIMI.
discesa selezioni Border cross per estrarre i 16 partecipanti rispetto ai 24 presenti: tutti i nostri si qualificano ed inizia il vero spettacolo.
Prima parte Elia che da buon atleta sa che pesando la metà dell’altro deve essere davanti subito e così riesce a fare, prima della parabolica Thor ( del tutto involontariamente) lo arpiona da dietro con la tavola : grande volo e panciata , rialzo , saltello e via a pompare le woops fantasticamente Primooooooo.
Tocca alla Martina che si impegna come fa, farebbe e farà sempre in ogni competizione dando il massimo per ottenere il successo che anche questa volta giustamente le arriva .
Degli open passano Robi e Matteo che ormai anche lo speaker chiama Spartaaa, Robi non teme nessuna insaccata e gira da par suo , Matteo è in buona con gli occhi del vincitore ben piantati sulla pista ed infatti il successo arriva . Ultimo giro e Salta una woops ( maledizione la macchinetta si scarica poco prima e niente ricordo) che quando atterra senza cadere non ci crede quasi neanche lui , tutti i presenti si entusiasmano e l’avversario, impressionato quanto me, non riesce neanche più ad immaginarla la vittoria contro tale potenza.
Festa grande per tutti alle premiazioni con i padroni di casa ospitali come se avessero vinto loro e capitan Robi che intelligentemente intuisce il gesto più bello di tutti : niente bandiera italiana please, l’umiltà è la forza maggiore.
Basta….. festa grande con amici loquaci in lingue diverse che comunque tutti inspiegabilmente capivamo ( mi sono trovato a parlare di motoslitte e filosofia con il pilota del quad, il mio nuovo amico Michael Korn) , musica e birra a fiumi sempre gratis con Marcel e Cristian che più di così cosa vuoi?
Conclusioni: Il team azzurro a mietuto il massimo ottenendo il primo posto in tutte le categorie e specialità, primi open , femminile e yunior in DH e BX, l’accoglienza e l’apprezzamento sono stati totali, come all’altezza è stato il nostro comportamento, tutti noi ne usciamo arricchiti e soprattutto i nostri giovani hanno ben capito l’importanza di viaggiare, conoscere e confrontarsi dopo aver studiato per potersi come minimo capire.