Per gli auguri di un Natale che mai nessuno avrebbe creduto di poter vivere in questo modo, ho pensato di pubblicare uno scatto per me particolarmente caro e significativo, non si vede il nostro amato monte perchè lo stiamo percorrendo , ci siamo dentro.
Percorrevamo la circumpenicina dal Passo alla Scaparina con tappa dall’indimenticabile Gemma alla Pernice Rossa , era stato un un inverno di copiose nevicate ( allora tardive) con la neve che resisteva sul Colletta in primo piano ed il Chiappo sullo sfondo, il mountainboard era arrivato da poco ed il Progetto Penice si stava strutturando.
Eravamo in tanti , con i figli più o meno piccoli o neanche nati , amori che stavano sbocciando ed incontri che dovevano ancora arrivare. Si era tutti con qualche capello in più e qualche disillusione in meno , tantissima carica vitale ed entusiasmo, voglia di azione , consapevolezza di dover fare per i più piccoli, per il territorio , per noi stessi .
In tante cose siamo stati all’altezza ed in tantissime abbiamo fallito , siamo cresciuti , siamo cambiati e intanto siamo anche invecchiati , ma i monti e la neve sono ancora lì , sono gli stessi. La differenza la facciamo noi, quando aspettiamo la neve e il Natale con trepidazione , come ci prepariamo , con che occhi lo guardiamo mentre lo viviamo . Poi, come fanno le cose della vita , passa tutto , anche le pandemie , quello che rimane è come le abbiamo vissute, quello che abbiamo lasciato e quello che ci è rimasto .
Il mio augurio , l’augurio del Progetto Penice per queste feste, è che tutti voi vi prendiate cura di voi stessi e gli uni degli altri , perchè la prima cosa è esserci .
Aspettiamo la primavera , la neve si scioglierà tutta e la terra rifiorirà. Per noi, che la vediamo (la terra) e viviamo da una così privilegiata posizione , alla fine , solo questo conta.
Buon Natale a tutti .