REPORT DALL’ABRUZZO

Ciao a tutti

Sono appena tornato e vi scrivo subito, perchè penso che la suggestione a caldo sia la più importante, ma soprattutto perchè ritengo doveroso riferire  ai tantissimi che ci sono stati vicini in vario modo. Mi scuso con tutti se non ho mai risposto al telefono  ma non era il momento.

E’ impossibile rendere bene l’idea dell’esperienza , abbiamo concentrato tutto in pochissimo tempo e poi c’è un limite molto importante da non superare, riguarda il rispetto verso la grande dignità di una terra che ultimamente ne ha prese tante ed ancora di più e non merita la ricerca dell’effetto con immagini forti che non servono a nulla.

L’impressione più impressionante è data dalla somma di un disastro sopra l’altro, noi che siamo sciatori non abbiamo mai visto così tanta neve nei centri abitati , uno strato uniforme e compatto (ormai calcato) dai 120 ai 180 cm sicuri e misurati . E’ davvero tanto , troppo .

Ci  siamo dati da fare il più possibile, sotto il comando dei carabinieri di Accumuli sempre con noi ( ringraziamo per questo Walter ed Emidio ) a guidare e decidere  gli interventi principali, poi noi , come da abitudine, ci siamo fermati ad aiutare sempre, tutte le volte che trovavamo gente in difficoltà.

Eravamo in tanti già di nostro, in più siamo stati   uniti ad altri 6 volontari con quad cingolati provenienti da Frosinione , con i quali abbiamo formato squadre di intervento moltiplicando l’efficacia. Il gruppo in Jeep guidato da Paolo con Tony e Marco   , quando non poteva arrivare dove andavamo con le motoslitte , non si è mai risparmiato, sbadilando a mano enormi quantita di neve per aprire sentieri e varchi tra le strade strette e, grazie alla fresa messa a disposizione dal comune di Bobbio,  allargando i passaggi per gli animali o i diversi accessi.

Che non è facile intervenire o giudicare l’organizzazione e che senza guida si combina nulla , ce ne siamo resi conto quando abbiamo saputo che il passaggio più innevato e utilizzato sabato, nella notte, ha subito una slavina. Che non è facile resistere, viverci, lavorare e crederci sempre (questa volta giudicare è proprio sbagliato)  ce ne siamo resi benissimo conto quando sabato notte abbiamo deciso, in perfetta consapevolezza ed autonomia, di dormire in un agriturismo ancora in piedi nel fondovalle di Accumuli. In questa struttura vivono sempre i proprietari, con i nipoti via da tempo ed i figli nelle tende da poche settimane . Vivere li e parlare con loro per poche ore , dormire sapendo bene dove sei e magari leggendo le ultime dai sismologi che prevedono disastri anche a breve, serve più di leggere tutti i giornali o ascoltare tutte le televisioni del mondo.

Tanti chiedono quale è la cosa più bella pensando che noi abbiamo fatto chissà che atti di eroismo. No , noi abbiamo fatto solo quel poco che potevamo e che sappiamo fare.

La cosa più bella è vedere il sorriso delle persone , il loro abbraccio, la felicità nel trovare gli animali ancora vivi, anche il loro sfogo, perchè il terremoto li ha sfibrati, questa nevicata  ha disorientato e schiacciato anche quel poco rimasto , sono stanchi, stufi spaventati e veder arrivare delle motoslitte con su gente che ti dice: ” dai su dimmi cosa avete bisogno, ti aiuto io a liberare la macchina,  forza apriamo il sentiero verso il pollaio, la stalla, la cascina, dove abita ? ci sono vicini? guardi questo poco aiuto economico glielo manda un amico di Bobbio, ecc ecc”. Beh,  questo un po di coraggio lo infonde, un sorriso lo strappa e magari è proprio quello che serve, non per la pala, il mangime o il passaggio in motoslitta , ma per togliere un po di peso che c’è dentro, perchè , secondo me, di eroico, c’è solo il  grande istinto di solidarietà e condivisione, sepolto sotto tanta modernità,  ma mai morto e pronto ad emergere quando davvero serve.

A tutti quelli che mi chiedono e sollecitano  una raccolta fondi per interventi mirati,  rispondo che non ce la sentiamo di promuoverla , non è facile decidere in merito. In più sul posto ( per quello che abbiamo potuto vedere)  non è rimasta tanta gente, ci sono le poche attività che resistono , chi ha animali come fonte di reddito, chi non si sogna di andarsene e chi non ha altro posto dove andare. La macchina dei soccorsi è davvero imponete , esaurita la necessità specifica del momento non saprei proprio come e dove intervenire, meglio appoggiarsi alle iniziative già in atto come quella promossa dal comune di Bobbio.

Ad ogni buon conto sono rimasto d’accordo con Emidio che ci farà avere un elenco di necessità, ed è disponibile ad essere contattato, lui è il riferimento per tutto nella zona di Accumuli ed Arquata. Meglio  dividere i vari problemi senza che una sola associazione accentri  tutto. Vedremo.

Se abbiamo fatto tanto o poco non lo so, tutti abbiamo la sensazione di non aver fatto abbastanza. Di sicuro noi ci siamo arricchiti , abbiamo scoperto amicizie nuove e consolidato , anzi cementato le vecchie. Di sicuro il mio appello a gente decisa , determinata e coraggiosa ha trovato di buono ed io ne sono orgogliosissimo . Siamo un po sempre noi , seri, matti, rispettosi, allegri,  e questa volta in rigoroso ordine alfabetico eravamo AGOSTI PAOLO, ATANASOV ZAN , BALLERINI DAVIDE,  BARACCHI RODIANO, BELLOCCHIO PAOLO, BUSCONE OSVALDO, GALLINI MARCO, INTERRANTE ADRIANO,  LOFORTI TONY, NEGRO ANTONIO, MARINA MARCO , MOZZI MARTINO, senza dimenticare BARBARA BERGONZI del CER, grande coordinatrice dalla quale è partito tutto .

Un grazie particolare ai  proprietari delle motoslitte che non si sono tirati indietro neanche per i lunghi trasferimenti su asfalto ( mica sempre l’avvicinamento era possibile con i mezzi) molto usuranti per pattini carro e motore,  non dimentico l’aiuto di quelli che ci hanno sostenuto economicamente , grazie a loro abbiamo finanziato l’impresa  e aiutato sul posto  chi pensavamo ne avesse più bisogno.

Marco

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